A. Bruni (intervista 24 agosto 2020)

Alessandro Bruni è uno dei mediatori italiani della prima generazione (metà anni ’90). La pratica di mediatore, unitamente a quella di formatore ed autore in tema di mediazione e anima del centro Concilia, è oggi assorbente rispetto a quella di avvocato e si può dire quindi faccia il mediatore full time. Interessante pure la sua esperienza all’estero (certificato IMI, da anni è neutral del TAS/CAS, il tribunale sportivo di Losanna).

Di formazione eclettica, è interessato in particolare alla NLP per gli strumenti maieutici che può dare al mediatore, nonché all’approccio di J. Morineau. Il suo approccio dichiarato è quello di tirar fuori il meglio dalle parti interessate ad un conflitto. Il suo focus resta però sulla dimensione macro (domande per raccogliere informazioni da usare strategicamente, di regola in sessione individuale) piuttosto che su quella micro (qui&ora), e mi pare tenda ad esser direttivo nella gestione del processo (reframing, uso estensivo di caucuses e shuttle negotiation, filtraggio di quanto espresso, coinvolgimento delle parti senza lasciare mai loro le redini, limiti al confronto diretto ed al conflict talk).